La Medicina legale, nata unitamente al Diritto, quindi già presente nel Diritto Romano, è quella branca della Medicina che si congiunge alla Legge in quanto applica ad essa ed attraverso di essa la conoscenza medica. In breve sunto, questo ramo della Medicina consente di riconoscere un danno, di valutarlo con una quantificazione, di indicare un accordo tra la parte lesa e la parte che provoca il danno divenendo uno strumento di confronto con la proposta risarcitoria proposta da Controparte.
Numerosi sono i campi di applicazione di questa materia, ma i più considerevoli sono quello di stampo assicurativo e quello di stampo giudiziario. Il campo assicurativo riguarda il risarcimento del danno in ambito di responsabilità civile, di Polizza Privata Infortuni, di infortuni sul lavoro e di casi di ‘malasanità’ di Strutture Sanitarie sia Pubbliche che Private. In campo giudiziario la Medicina legale utilizza la conoscenza medica su casi giudiziari in ambito civile e penale, nella fattispecie il Medico-legale può essere incaricato dal Giudice o da una delle Parti in causa, per elargire una risoluzione tecnico-scientifica nelle controversie assumendo il ruolo di Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.) in caso di nomina da parte del Giudice oppure il ruolo di Consulente Tecnico di Parte (C.T.P.) in caso di nomina appunto di Parte richiesta dall’Avvocatura di difesa/accusa.