La Reumatologia è la disciplina che si occupa delle condizioni morbose che interessano l’apparato muscolo-scheletrico ed i tessuti connettivi dell’organismo. Le malattie reumatiche possono interessare le ossa, le articolazioni, i muscoli, ma anche gli organi interni (cuore, polmoni, reni, etc.), i vasi ed i nervi, avendo quindi un’espressione sistemica. La maggior parte delle malattie reumatiche sono disturbi importanti che determinano dolore a più livelli, disabilità, perdita di autonomia funzionale, impatto più o meno significativo sulla qualità di vita.
MALATTIE REUMATICHE
Infiammatorie
- Sono legate a meccanismi autoimmuni, per cui le cellule del sistema immunitario attaccano i componenti stessi dell’organismo (articolazioni, ossa, muscoli, organi interni) con conseguente variabilità del quadro clinico.
- Le principali sono l’artrite reumatoide, le artriti sieronegative tra cui l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante, le connettiviti e le vasculiti.
- Le cause non sono del tutto note: sussiste una predisposizione genetica, non un’ereditarietà, su cui intervengono fattori scatenanti (ambientali, ormonali, infettivi)
Degenerative
- L’artrosi è la malattia reumatica più frequente nella popolazione generale. È una patologia cronica caratterizzata da lesioni degenerative e produttive a carico delle articolazioni e dell’osso circostante.
- I fattori di rischio sono: l’età, i fattori meccanici (ad esempio malformazioni, instabilità articolari, lavori usuranti o attività sportive eccessive, traumi), l’obesità, l’infiammazione (maggior rischio nei pazienti con artrite), i fattori genetici (soprattutto per l’artrosi della mano).
Su base metabolica
- La gotta è il disturbo più conosciuto. E’ una malattia causata dal deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni con conseguente infiammazione delle stesse.
- Colpisce persone dismetaboliche, ovvero in sovrappeso o obese, con dislipidemie, alterazione della tolleranza al glucosio o diabete. Un’alimentazione ricca in proteine e un consumo eccessivo di alcool sono favorenti.
Dell’osso
- L’osteoporosi è la malattia dell’osso più nota e impattante. E’ una condizione caratterizzata da perdita di massa ossea e deterioramento del tessuto osseo.
- Determina un aumentato rischio di frattura e le sedi più colpite sono le vertebre, il collo femorale ed il polso.
Extra-articolari
- Comprendono forme localizzate come tendiniti, periartriti, borsiti e forme diffuse tra cui la fibromialgia.
- Si tratta di una malattia molto diffusa soprattutto nel sesso femminile, ad alto impatto sociale tale da compromettere sovente sia la vita lavorativa che di relazione.
- Può essere primitiva o secondaria ad altre malattie, sia reumatiche che di altra natura.
- E’ caratterizzata da un dolore muscolo-scheletrico diffuso. Sono presenti punti dolorosi (punti tender) evocabili all’atto della visita del paziente
- E’ spesso associata a disturbi intestinali (colon irritabile), disturbi neurologici (cefalea, deficit di concentrazione, vertigini, insonnia), disturbi uditivi (tinniti, acufeni), disturbi della sfera genito-urinaria, sensazioni di formicolii, alterata percezione termica.
- Risulta spesso misconosciuta e trattata come forma psichiatrica e ipocondriaca, sebbene si tratti piuttosto di un’entità patologica correlata ad un’alterata regolazione “centrale” del dolore.
Quali sono i sintomi? Quando e perché rivolgersi al reumatologo?
- In termini generali la presenza di una sintomatologia dolorosa diffusa è motivo per il quale risulta corretto rivolgersi al reumatologo.
- Nello specifico, relativamente all’apparato locomotore, segni e sintomi sospetti per malattia infiammatoria articolare sono: il dolore, la tumefazione, il calore e il rossore delle articolazioni, unitamente a limitazione della funzione delle stesse, presenza di dolore notturno e di rigidità mattutina.
- La lombalgia (mal di schiena) può essere sintomo di allarme soprattutto se presenta alcune caratteristiche di natura “infiammatoria” che lo contraddistinguono dalle forme “meccanico-degenerative”.
- Da non sottovalutare, nel sospetto di connettivite e/o vasculite, la presenza di mialgie (dolori muscolari), astenia (debolezza muscolare), xeroftalmia (occhi secchi) o sensazione di sabbia negli occhi, xerostomia (bocca secca), mani o zone esposte che cambiano colore soprattutto in relazione agli sbalzi termici (fenomeno di Raynaud), storia di lesioni mucose e cutanee non altrimenti spiegabili.
L’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento mirato
Soprattutto per le malattie su base infiammatoria, una diagnosi tempestiva e, quindi, un trattamento mirato sulla patologia e sul paziente sono strumenti indispensabili per limitare l’evoluzione della malattia stessa e i danni ad essa correlati.
L’importanza della multidisciplinarietà: il paziente al centro.
Data la complessità delle patologie di pertinenza reumatologica è necessario utilizzare un approccio multidisciplinare che integri le competenze di diversi specialisti: il paziente è il fulcro attorno al quale costruire il percorso diagnostico-terapeutico più corretto.